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Al campo scuola “militare” con le ASG

Nota della redazione di “Soft Air Dynamics”: un tempo le “anime belle” avevano il culto del pacifismo, oggi esaltano la guerra combattuta “per procura” dai poveri ucraini nell’interesse di Biden, della Von der Leyen e dei loro padroni. Comunque sia, il messaggio che ricevono i giovani da atteggiamenti del genere è quello della totale deresponsabilizzazione in nome del quieto vivere. Per fortuna, esistono iniziative come il campo scuola dell’associazione alpini e dell’UNUCI di cui parla l’articolo che segue, che certo non sono motivate da considerazioni “politiche” come quella da noi espressa sopra, ma che in ogni caso infrangono il conformismo del pensiero dominante andando nella direzione di un’autentica educazione nazionale: che significa educazione alla virtù, alla rettitudine, all’impegno personale, allo spirito di sacrificio, all’amor di patria. Insomma, ai valori tradizionali. 

Natura, valori Alpini e senso di squadra: a Rota d’Imagna in sessanta al Campo Scuola

Quattro giorni a contatto con la natura, con i valori alpini e con il senso di squadra: il Campo Scuola Alpino irrompe quest’anno anche in alta Valle Imagna, nello specifico, a Rota d’Imagna

Articolo di Greta Todeschini per La Voce delle Valli

Rota d’Imagna (Bg), 17 luglio 2023 – In seguito alla prima esperienza eccezionale a Sant’Omobono Terme nel 2018, in occasione della 35esima adunata sezionale bergamasca dell’ANA (Associazione Nazionale Alpini), è stato possibile organizzare – su iniziativa del capozona e del capogruppo di Rota d’Imagna – il primo effettivo Campo Scuola degli Alpini dell’alta Valle Imagna, in collaborazione con il Comune di Rota d’Imagna, il BIM Bergamo e la Comunità Montana Valle Imagna.

Dal 13 al 16 luglio, quest’ultimo – situato presso il Centro Sportivo “Le Piane” a Rota d’Imagna – ha accolto sessanta giovani ragazzi e ragazze, dai dieci ai quindici anni, i quali sono stati seguiti da istruttori appartenenti all’ANA o all’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia). Diverse sono le attività, sia teoriche che pratiche, con cui i ragazzi e le ragazze hanno avuto modo di confrontarsi: addestramento formale, marce, percorsi a ostacoli, prove di bivacco, tiro olimpionico, soft air.

A queste prove, atte a mettere in luce la fisicità e, soprattutto, la capacità di fare squadra, vanno aggiunti gli incontri con gruppi ANA e varie associazioni: rocciatori, cinofili, paracadutisti, speleologi, Carabinieri e soccorritori CRI. La giornata tipo inizia con la sveglia con tromba alle 7:00; a seguire, reazione motoria, colazione e alzabandiera alle 8:30. Le attività della mattina durano fino alle 11:45; a mezzogiorno pranzo e alle 14:00 iniziano, invece, le attività pomeridiane, al termine delle quali vi è la doccia e la preparazione della mensa, seguite dall’ammainabandiera alle 19:00 e dalla cena; seguono altre attività e alle ore 23:00 il silenzio.

«L’obiettivo di questo progetto è fare squadra», spiega il responsabile Matteo Brumana. «La singola forza ed esperienza di ogni ragazzo/a deve essere messa a concetto di squadra: solo facendo così c’è un buon risultato; dai valori della legge alpina: affiatamento, squadra, il ritrovarsi, sacrificio. Vogliamo tramandare l’esperienza, che per alcuni continuerà tra le file degli Alpini come volontari di Protezione Civile, o comunque nel mettersi nel sociale a disposizione dell’altro. Nel Campo Scuola», continua Brumana, «non esiste nulla di mediatico, se non il coesistere e il lavorare insieme».

Il sindaco di Rota d’Imagna Giovanni Locatelli ha espresso il suo entusiasmo per aver concesso al corpo degli Alpini l’uso di uno spazio comunale per il loro Campo Scuola: «Questa è una fantastica occasione», afferma, «per i circa 60 ragazzi che hanno partecipato al progetto, che ha incluso attività di apprendimento, disciplina, solidarietà e cittadinanza. Il Campo Scuola si è tenuto in un luogo meraviglioso: “Le Piane” a Rota d’Imagna, che regala panorami spettacolari e rappresenta un tesoro di storia e cultura da esplorare. Faccio i complimenti agli alpini per l’iniziativa e spero che i ragazzi abbiano vissuto un’esperienza indimenticabile».

«Ho deciso di iniziare questa esperienza perché mi è sempre piaciuto stare in montagna», racconta il giovane Francesco, «e sapere di farlo con altre persone con cui posso fare amicizia mi entusiasmava». Pietro, con il medesimo spirito, afferma invece che ha voluto partecipare al Campo Scuola Alpini «per imparare a vivere autonomamente e ad orientarmi nei boschi». Si tratta di boschi che potrebbero essere definiti fisici, ma sicuramente – in linea con la portata educativa di questa esperienza – anche di vita.

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