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Gli USA adottano il munizionamento da 6,8 mm

Nota della nostra redazione: una notizia molto importante, passata pressoché sotto silenzio dai media generalisti. Eppure la decisione da parte degli USA di adottare il nuovo sistema SIG Sauer basato sulla cartuccia da 6,8 mm avrà enormi ricadute a livello planetario, sia dal punto di vista strategico che economico-industriale. Come ben sappiano, gli americani non sempre la fanno giusta (anzi quasi mai), ma la loro influenza sul mondo occidentale resta per ora totale, quindi è indubbio che l’Italia seguirà l’esempio (leggasi “dictat”) a ruota. D’altro canto, della tecnologia germanica possiamo fidarci. Per il resto, prepariamoci a una rivoluzione anche nel campo delle ASG.

Gli americani adottano il colpo da 6,8 mm. Gli italiani?

Articolo di Tiziano Ciocchetti per Difesa Online

Dopo oltre due anni di valutazione e verifiche tecniche, lo U.S. Army ha annunciato il vincitore della gara per il New Generation Squad Weapon (NGSW): la SIG Sauer.

La ditta svizzero/tedesca si era già imposta, per la fornitura delle nuove pistole per le FFAA americane, con i modelli M-17 e M-18 (P-320, leggi articolo), in sostituzione della Beretta 92F (M-9).

Il programma NGSW si compone di due parti: NGSW-AR (M-250), destinato a rimpiazzare la M-249 SAW; e NGSW-R (M-5) per sostituire le carabine M-4.

Le nuove armi della SIG saranno camerate con la munizione calibro 6,8×51 mm. La necessità, per i soldati americani, di poter utilizzare armi portatili calibrate con munizionamento più potente rispetto al 5,56×45 NATO, è apparso evidente fin dalle prime fasi delle operazioni in Afghanistan: le milizie talebane potevano disporre di armi e munizioni (di concezione ex sovietica) in grado di superare per potenza, penetrazione e gittata quelle in dotazione alle forze occidentali.

Il colpo impiega un bossolo ibrido, ovvero composto da ha il corpo in ottone e il fondello in acciaio inossidabile. Tale munizionamento permetterà un netto miglioramento in termini balistici nei confronti del 5,56×45 mm NATO e, in termini di velocità iniziale (910 m/sec), anche nei confronti del 7,62×51 mm.

Quindi la squadra di fanteria dello U.S. Army (su 9 elementi), almeno per quanto concerne i reparti di prima linea (Close Combat Force) sarà equipaggiata con sette M-5, due M-250 e due lanciagranate a colpo singolo della H&K M-320 da 40×46 mm.

I reparti di seconda linea, almeno per il momento, useranno ancora le carabine M-4 e le M-249, con ulteriore aggravio per la logistica.

Il British Army è molto interessato alle armi della SIG. Nel prossimo futuro, Londra, ha in programma di sostituire gli L-85A2/3 e le Minimi, entrambi in calibro 5,56×45 mm.

La scelta degli americani influenzerà di certo anche gli altri eserciti della NATO, come fece a suo tempo il munizionamento 5,56 e ancor prima il 7,62.

Vedremo se la Beretta intenderà produrre una versione in calibro 6,8×51 dell’ARX-200 e magari una LMG (Light Machine Gun) sempre nel medesimo calibro. oppure, se anche l’Italia deciderà di adottare il nuovo calibro, magari si potrà effettuare una gara, così come è stato fatto negli USA e in Francia (per sostituire il FA MAS), invece di dover acquisire obtorto collo le armi prodotte dalla fabbrica di Gardone Val Trompia.

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