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Donne troppo deboli per fare i soldati?

Un documento riservato dell’US Army rivela che l’84 per cento delle donne ha fallito il nuovo, rigoroso combat fitness test che nel 2020 dovrebbe diventare l’esame fisico standard per l’ammissione nell’esercito americano

• Secondo un “leak” dell’US Army, almeno l’84 per cento delle donne che hanno affrontato il nuovo Army Combat Fitness Test (ACFT) ha fallito
• Dal prossimo anno, il test diventerà ufficialmente l’esame fisico annuale dell’esercito americano
• L’ACFT è stato svolto da 11 battaglioni, per un totale di oltre 3200 soldati, di cui 2849 uomini e 357 donne
• I risultati rivelano che gli uomini hanno superato al 70 per cento le prove, le donne al 16 per cento
• La parte più difficile del test è stata il leg tuck, che ha visto uno sconcertante 72 per cento di donne fallire
• In alcuni casi, alle donne è stato richiesto di eseguire l’esercizio a soli sei mesi dal parto
• I portavoce dell’US Army affermano che i dati diffusi online non provengono da documenti ufficiali del Center for Initial Military Training
• Essi riferiscono che le prove sono ancora in corso e che i soldati quest’anno verranno sottoposti a due sessioni di ACFT

Marlene Lenthag per Mail Online

Un documento trapelato dal centro addestramento reclute dell’US Army rivela che l’84 per cento delle donne ha fallito il nuovo Army Combat Fitness Test, che dal prossimo anno diventerà ufficialmente l’esame fisico annuale dell’esercito americano.

Il duro test di forza e resistenza, articolato su sei prove e noto come ACFT, è stato introdotto in alcuni reparti di addestramento reclute nell’ottobre del 2018 e si prevede verrà adottato ufficialmente entro l’ottobre 2020.

Un “leak” diffuso online è divenuto virale dopo che i dati scioccanti in esso contenuti hanno rivelato che la percentuale complessiva di chi ha superato il test ACFT è stata solo del 64 per cento.

Tra gli uomini, circa il 30 per cento ha fallito l’esame; tra le donne – cosa ancor più allarmante – l’84 per cento, a quanto riferisce Army Times.

Il test è stato condotto da 11 battaglioni, per un totale di oltre 3200 soldati, di cui 2849 uomini e 357 donne.

I portavoce dell’esercito affermano tuttavia che i dati diffusi online non provengono da documenti ufficiali del Center for Initial Military Training (CIMT), il centro addestramento reclute dell’US Army.

«Il grafico in questione non è un documento ufficiale e non è stato valutato o aggregato dal CIMT per fornire dati ufficiali», ha dichiarato il tenente colonnello Peggy Kageleiry, direttore degli affari pubblici del CIMT.

I dati condivisi online sono stati presumibilmente tratti da slide utilizzate per la presentazione dei rapporti al Secretary of the Army (capo del Dipartimento dell’Esercito) e al capo di stato maggiore.

Complessivamente, stando ai dati, il 36 percento dei soldati ha fallito il duro esame. Gli uomini hanno superato le prove al 70 per cento e le donne al 16 per cento.

La parte più difficile del test è stata il leg tuck, esercizio che ha visto uno sconcertante 72 per cento di donne fallire. In alcuni casi, alle donne è stato richiesto di affrontare la prova a soli sei mesi dal parto.

Nel leg tuck, i soldati devono appendersi a una barra di trazione e portare le ginocchia contro i gomiti, su e giù ripetutamente. L’esercizio ha lo scopo di testare la forza muscolare, la resistenza e la presa.

Il nuovo combat fitness test ha suscitato reazioni contrastanti per la sua inedita, rivoluzionaria impostazione che non tiene conto delle differenze di età e di genere negli esercizi ed è articolato in sei prove che enfatizzano la forza e la resistenza necessarie in combattimento.

Gli esercizi servono a verificare la forza e la resistenza muscolari, la potenza, la flessibilità, la coordinazione, la velocità, l’agilità, l’efficienza cardiovascolare, l’equilibrio e la reattività. Il test include il sollevamento di pesi da 120 a 420 libbre (da 54 a 189 kg), il lancio di palle mediche da 10 libbre (4,5 kg), scatti, leg tuck e due miglia (3,218 km) di corsa in un tempo massimo di 20 minuti.

Il CIMT afferma che sta raccogliendo dati sull’ACFT, ma essi non verranno rilasciati prima del 1° ottobre 2010, allorché il test diventerà ufficiale.

«È fondamentale sottolineare che mancano almeno 13-14 mesi dalla prima raccolta dati sull’ACFT», ha dichiarato la Kageleiry.

«L’esercito utilizzerà quest’anno per insegnare, addestrare e guidare le truppe su come prepararsi all’ACFT, quindi su come prepararsi alle missioni di combattimento. Quando l’addestramento sarà concluso e le unità si saranno adattate al nuovo test, ci aspettiamo che i tassi di prestazione siano simili a quelli del test attuale», ha aggiunto.

A partire da questo ottobre, l’intero esercito effettuerà due sessioni di ACFT a distanza di circa sei mesi l’una dall’altra, prima che diventi il ​​test fisico standard dell’US Army nell’ottobre 2020.

«Questa fase di verifica più ampia e intensa consentirà a tutti i soldati di prepararsi e acquisire familiarità con l’ACFT», ha concluso la Kageleiry.

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