19 Marzo, 2024

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Riti satanici? No, iniziazione al soft air. Succede a Squinzano

Riti satanici? No, iniziazione al soft air. Succede a Squinzano

Riti satanici? No, iniziazione al soft air

La Badessa di Squinzano (Le) tra abbandono, riti inquietanti e aste deserte. Così muore un bene pubblico

Articolo tratto da Telerama News

Squinzano (Le). È un degrado senza appello quello che abita l’enorme struttura lungo la Squinzano-Casalabate. Da anni il complesso La Badessa, di proprietà della Provincia di Lecce, è alla mercé di tutti, preda di una razzia totale: sono stati asportati persino i tubi in pvc dei bagni.

Entrarci è cosa molto semplice: la recinzione laterale è completamente divelta e ognuno fa un po’ come gli pare, complicando una situazione già compromessa e trasformando la struttura in una pericolosa discarica abusiva, con numerose lastre di eternit sbriciolato a cielo aperto.

Non solo: è chiaro che qualcuno frequenta spesso un’ala del vecchio complesso e ha lasciato lì dettagli anomali: palme fissate ai muri, una poltrona rosso porpora, un tavolo sistemato a mo’ di altare e per terra bossoli in metallo, candele e fogli con la preghiera al “Sacro maestro venerabile sommo”.

Non si tratterebbe di riti satanici, quanto, piuttosto, di cerimonie di affiliazione ad un gruppo che, stando alle ricerche fatte, qui praticherebbe il softair, l’attività ludico-sportiva che simula azioni militari.

Il resto è un susseguirsi di stanze a rischio crollo e per nulla messe in sicurezza, porte e finestre divelte, altalene arrugginite, pareti zeppe di disegni, quelli dei migranti e quelli di giovani graffitari. Ha avuto molte vite la Badessa. Prima dell’occupazione abusiva e dello sgombero di un gruppo di punkabbestia nel 2007, è stata, come detto, una scuola agraria importante e poi un centro per minori, accolti nell’edificio più nuovo di quattro piani, e anche un centro di accoglienza di stranieri.

Ci sono poi una ex piscina e l’ex mercato dell’ortofrutta. La Provincia prova da anni a vendere il complesso, per una cifra di quasi 3,5 milioni di euro. E da sempre le aste vanno deserte. Eppure, questo è un patrimonio incredibile, composto non solo dalle strutture edili ma anche da un parco agricolo di 68 ettari: una parte è coltivata da qualcuno a cereali, ma ulivi e agrumeto sono abbandonati. Beni di cui, a quanto pare, non si sa che farsene.

Non è solo una questione di proprietà ma anche di memoria, tracce di grande valore che, almeno quelle, meriterebbero di essere salvate: sono tantissimi i disegni, le poesie, le frasi scritte sui muri, in arabo e in albanese, segno del passaggio lì di molti migranti accolti negli anni ’90, epoca che il Salento non può dimenticare.

Se desideri consultare l’aggiornamento delle notizie inerenti il soft air pubblicate dalla stampa generalista, CLICCA QUI.

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è l'unica rivista mensile a diffusione nazionale interamente dedicata allo "sport del 21° secolo": il soft air, gioco di squadra che riunisce in sé le discipline del combattimento a fuoco simulato.

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1 Comment

  1. Alessandro

    Vi invio di seguito la risposta fornita sulla pagina facebook dell’emittente televisiva Telerama.

    Salve a tutti, sono il Presidente dell’ASD Skulls Lecce. Siamo un gruppo di amici che si ritrova regolarmente presso “La Badessa” per giocare (nulla più di questo) a softair. Da anni pratichiamo questo sport che ci appassiona e, nel massimo rispetto delle autorizzazioni concesseci dalla Provincia di Lecce, usufruiamo degli spazi esterni adiacenti alla struttura. Ringrazio, quindi, la redazione di Telerama per aver precisato l’assoluta estraneità del nostro gruppo rispetto a qualsiasi forma di vandalismo.
    Tutto cio’ premesso, con la presente siamo ad effettuare delle precisazioni in merito al vostro articolo/servizio inerente appunto la struttura su menzionata, che ci ha visti indirettamente ed inconsapevolmente coinvolti.
    Annualmente in maniera goliardica e con il solo fine di aggregazione, il nostro club organizza un evento denominato “battesimi” che vede coinvolti tutti i soci, ma come protagonisti i “nuovi soci”.
    L’evento in questione, viene svolto prettamente di sera, per poter rendere il tutto piu’ suggestivo e simpatico, e prevede anche un fantomatico e si ribadisce goliardico “rito” che prevede la lettura di una pergamena sulla quale e’ riportato un giuramento di fedelta’ al club skulls.
    Il tutto si conclude con una cena sociale, che spesso vede coinvolte, proprio per poter rispettare al massimo i fini istituzionali di aggregazione, anche le intere famiglie dei soci.
    Sperando di aver fatto cosa gradita inviando tale chiarimento e restando a completa disposizione per eventuali ulteriori informazioni, l’occasione e’
    gradita per salutare.
    Asd Skulls Lecce
    Il presidente
    Alessandro Foscarini

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