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Una prima, grande vittoria

Riportiamo l’articolo pubblicato oggi 10 maggio 2016 da Armi e Tiro – la più autorevole rivista d’armi italiana – nel suo sito:

Ieri il comitato LIBE (Libertà civili, giustizia e affari interni) del parlamento europeo ha esaminato gli emendamenti fin qui proposti al progetto di direttiva europea “disarmista”, respingendo la maggior parte di quelli inutilmente afflittivi per il popolo degli appassionati. La decisione è di particolare importanza, considerando che il comitato LIBE è considerato particolarmente ostile al possesso di armi da parte dei cittadini.

Tra le decisioni votate dal LIBE, c’è il fatto che le armi disattivate restano svincolate da qualsiasi necessità di denuncia o dichiarazione, ma soprattutto che la suddivisione tra armi proibite e armi soggette ad autorizzazione (cioè le B7) resta esattamente come è: quindi le B7 restano consentite. Respinta anche l’ipotesi di sottoporre ad autorizzazione o denuncia il possesso e l’acquisto di caricatori, come anche l’ipotesi di introdurre accise (cioè tasse aggiuntive, come gli alcolici…) sull’acquisto di armi o munizioni. Di particolare importanza è anche la bocciatura dell’emendamento che intendeva consentire agli Stati membri, in deroga alla normativa europea, di introdurre il divieto assoluto di detenzione di armi ai civili. Si ribadisce la possibilità di vendita ai privati delle scorte governative di armi obsolete e la possibilità per i minori di possedere e usare armi. Respinta anche la previsione di obbligo di stipulare polizze assicurative. Ovviamente ci sono anche altre norme, che invece sono passate, che potrebbero costituire comunque un problema per gli appassionati, come per esempio (emendamento 162) la possibilità per gli Stati membri di prevedere requisiti minimi di sicurezza per la detenzione e il trasporto di armi, legate (quindi proporzionali) alla loro pericolosità e al loro numero. Ma il bilancio complessivo non può che essere largamente positivo.

Ovviamente la battaglia non è ancora finita, è solo un altro, ennesimo capitolo della saga. Occorre non abbassare la guardia e prestare la massima attenzione all’evoluzione della situazione nelle prossime settimane. Restate con noi!

Fonte dell’articolo.

IL NOSTRO COMMENTO
Rispetto a come si prospettava la situazione inizialmente, possiamo dire che abbiamo ottenuto una prima, grande vittoria contro i “disarmisti” dell’Unione Europea.

Una vittoria ottenuta dai tiratori e dai softgunner europei alzando la voce, rivendicando orgogliosamente i propri diritti, senza abbassare la testa, senza cedere alla soggezione che troppo spesso il nostro mondo sportivo mostra di avere nei confronti del potere e della cosiddetta “opinione pubblica”.

Un grazie agli amici della redazione Armi e Tiro, di all4shooters, di tutte le riviste di settore e a quelli delle tante associazioni italiane ed europee che difendono i nostri diritti di legali possessori d’armi e di appassionati di soft air.

Infine – ci sia concesso – un grazie a tutti i lettori di Soft Air Dynamics e ai fans della nostra pagina Facebook, che hanno risposto numerosi e compatti agli appelli della nostra redazione affinché tutti facessimo sentire la nostra voce, forte e chiara; la voce dei softgunner italiani, che una volta tanto non hanno dato ascolto ai sostenitori del “basso profilo”, non hanno infilato la testa sotto la sabbia, ma hanno mostrato orgoglio e coraggio civile in difesa della propria libertà.

GRAZIE!

SOFT AIR DYNAMICS

è l'unica rivista mensile a diffusione nazionale interamente dedicata allo "sport del 21° secolo": il soft air, gioco di squadra che riunisce in sé le discipline del combattimento a fuoco simulato.

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